In questo articolo completo il discorso sulla medicina tradizionale cinese (MTC) aperto nel precedente PERCHÈ GLI UOMINI GUARDANO LE PARTITE E LE DONNE LE SERIE TV. Anche qui farò riferimento alle immagini dei personaggi del film della Pixar Inside out.

 LA COLLERA

Altera la funzione di controllo del meridiano fegato sul fluire dell’energia e del sangue. Il Qi[1] del meridiano fegato sale in controcorrente, causando una sensazione di oppressione nella parte superiore del corpo e di debolezza nella parte inferiore. La rabbia irragionevole può diventare follia.

L’esplosione della collera si ha quando l’energia del meridiano fegato è in eccesso e non si riesce a veicolarla. I sintomi si verificheranno nella parte alta del corpo con vampate di calore, chiazze rosse su viso e collo, contratture della mascella, scosse muscolari, cefalea, ipoacusia, acufeni. Altri sintomi correlati a eccesso di energia a livello del fegato sono insonnia, agitazione, incubi.

La collera repressa causa invece un ristagno del Qi di fegato. Le lotte interiori della frustrazione si traducono in blocchi della circolazione dell’energia. Il fegato attaccato non riesce a dare slancio alle sue funzioni vitali, i sintomi possono essere perdita di appetito, dolori addominali, sensazione di blocco a livello della gola o del petto, turbe della visione, blocco dell’intestino.

LA GIOIA

È un movimento energetico di espansione proprio del movimento fuoco, collegato al cuore. È il sentimento dell’uomo che ha trovato sé stesso e il significato della vita e si apre agli altri. Nella sua parte negativa la gioia in eccesso diventa euforia, sovreccitazione, facendo divampare il fuoco e danneggiando il cuore. Le sensazioni forti portano l’essere umano a vivere al di fuori di se stesso, a stati in cui viene meno la capacità di controllo.  Il Qi di cuore scorre verso l’esterno, disperdendosi. I sintomi sono inquietudine, palpitazione, incapacità a controllarsi, risate incontrollabili alternate a lacrime.

 LA PREOCCUPAZIONE, I PENSIERI OSSESSIVI

Il pensiero, la riflessione se si trasformano in ossessione, preoccupazione, bloccano la mente in un chiodo fisso. Si perde il possesso di sé, la capacità di riflettere in modo oggettivo, si rimane disorientati. Il disagio diventa fisico, gli arti diventano pesanti e gonfi di acqua, l’addome si gonfia, si soffre di cattiva digestione, le masse muscolari diventano molli e atoniche. Il Qi di stomaco si annoda su sé stesso.

LA TRISTEZZA

Tristezza e abbattimento indeboliscono il polmone. Un dispiacere persistente e l’ansietà portano all’ostruzione del Qi di polmone; viceversa, se il polmone è indebolito da una malattia, non controlla più lo stato emozionale, diventando esso stesso fonte di tristezza come stato d’animo cronico. Poiché il polmone diffonde la propagazione dell’energia in tutti i meridiani, la tristezza indebolisce tutto l’organismo. La voglia di vivere e di aprirsi all’esterno vengono meno, ci si ripiega su sé stessi, la vitalità viene a mancare.

LA PAURA

La paura è uno stato connesso alla consapevolezza di qualcosa che sta avvenendo. Essa lede il rene, inibendo l’azione. La paura paralizza e irrigidisce la mente e le ossa. Il Qi di rene tende a scendere, compaiono sintomi quali arti freddi, incontinenza fecale e urinaria. Altri sintomi sono: stanchezza, dolori alle ginocchia e ai lombi, difficoltà respiratorie, crampi e spasmi ai muscoli.

 CICLO DI GENERAZIONE DEI CINQUE ELEMENTI

Il ciclo di generazione identificato anche con la legge madre-figlio è quel ciclo che nutre e sostenta l’elemento successivo affinché possa continuare a esistere e manifestarsi.

Ecco dunque che il legno genera il fuoco che a sua volta, trasformando il legno in cenere, genera la terra. Dalla terra si può estrarre il metallo; la liquefazione di quest’ultimo genera l’acqua che a sua volta nutrirà il legno ricominciando il ciclo.

Ogni elemento dunque viene generato e nutrito dal suo predecessore e si occupa di generare e nutrire l’elemento successivo in un ciclo circolare continuo.

Come può essere adoperato il ciclo di generazione nelle composizioni editoriali e cinamatografiche?

Quando si costruisce la trama di un racconto, un romanzo, un saggio, una biografia, o per costruire la propria tesi, occorre tenere sempre in vista il vero obiettivo: cosa vuoi comunicare? Quanto tempo (pagine, capitoli, sezioni) vuoi dedicare al tuo progetto? Hai compreso come articolare le 4 fasi? Lo insegno nei miei corsi di scrittura creativa.

Se le risposte sono chiare si può verificare o pianificare una dinamica per creare un’pera frizzante e stimolante. Il lettore ha necessità di stimoli per “affezionarsi” allo stile dell’autore. Immedesimati negli elementi qui sopra, allenati a saperli riconoscere in natura, sperimenta quante volte il tuo umore, o il flusso della tua giornata, si altera e obbedisce a queste leggi.

Se riesci a sintonizzarti sullo scorrere naturale che esiste fra le emozioni e la tua emotività riuscirai a sentirti in equilibrio con maggiore consapevolezza.

  • Legno –> collera, coraggio, ira, rabbia, smania, bramosia, follia, innamoramento, isteria;
  • Fuoco –> gioia, patimento, ilarità, afflizione, compassione, sofferenza, pietà, martirio, mobbing, stalking, bulimia;
  • Terra –> preoccupazione, ossessione, prudenza, timidezza, rimuginazione, risentimento, avarizia, tornaconto, anaffettività, anoressia;
  • Metallo –> tristezza, depressione, malinconia, delirio di onnipotenza, sindrome da palco, genialità, manie di persecuzione, nevrosi, psicosi:
  • Acqua –> paura, ansia, panico, preveggenza, intuizione, adorazione, spiritualità, iperfanatismo religioso.

 

 

CICLO DI DISTRUZIONE DEI CINQUE ELEMENTI

Il ciclo di distruzione si identifica con la legge nonno-nipote. Questo è il ciclo che impedisce che un elemento diventi talmente forte da riuscire a prendere il dominio nel sistema. Come si può intuire dal nome della legge (nonno-nipote), un elemento controlla non l’elemento successivo (del quale è generatore) ma l’elemento ancora successivo al figlio (nipote). Dunque legno controlla terra (la stabilizza), terra controlla acqua (la contiene), acqua controlla fuoco (lo spegne), fuoco controlla metallo (lo fonde) e a sua volta metallo controlla legno (lo taglia).

In questo processo quindi un elemento controlla un altro elemento del sistema per fare in modo che esso rispetti le “regole” del corretto equilibrio.

Nelle biografie, nei romanzi che narrano storie di famiglie che si sviluppano su più generazioni, e nei saggi costruiti con una mappa narrativa avvincente, volta a dimostrare solide teorie o evidenti capacità capacità, occorrerà esser capaci di passare da un punto all’altro, da un settore all’altro del lavoro, seguendo lo schema di “distruzione degli elementi” dove la parola distruzione non ha valore negativo.

Lo spettatore dovrà percepire, a priori, che si può passare da una tonalità narrativa all’altra purché ci sia coerenza.

Osserva le famiglie e le dinamiche con cui nonni e nipoti interagiscono. Sulla scacchiera della vita le pedine si muovono rispettando regole auree, sia che si tratti di giocare a dama sia che si ingaggi una vera partita a scacchi.

I cinque elementi, in genere, rappresentano dunque una logica e una condizione in un dato momento di un dato argomento.

  • Legno –> coraggio, ira, rabbia, collera, smania, bramosia, follia, innamoramento, isteria;
  • Fuoco –> gioia, patimento, ilarità, afflizione, compassione, sofferenza, pietà, martirio, mobbing, stalking, bulimia;
  • Terra –> preoccupazione, prudenza, timidezza, rimuginazione, risentimento, avarizia, tornaconto, anaffettività, anoressia;
  • Metallo –> tristezza, depressione, malinconia, delirio di onnipotenza, sindrome da palco, genialità, manie di persecuzione, nevrosi, psicosi:
  • Acqua –> paura, ansia, panico, preveggenza, intuizione, adorazione, spiritualità, iperfanatismo religioso.

Anche uno scrittore o uno sceneggiatore, per rendere credibile dal punto di vista energetico il suo lavoro, deve impegnarsi a osservare e riconoscere questi movimenti attraverso la vita.

Il film di cui  ho accennato all’inizio dell’articolo ti servirà da stimolo.

Buona visione.

CATERINA CIVALLERO saggista e scrittrice

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