Il libro “QUANDO PIOVE SUI FIORI” di CATERINA CIVALLERO. PRESENTAZIONE E INTERVISTA DEL DOTTOR ANDREA GIOSTRA.
BREVE INTRODUZIONE E SINOSSI DEL LIBRO:
Amélie Millot Dubois dirige la prestigiosa casa editrice di famiglia nonostante i contrasti con la sua ansiosa madre; a bordo di una lussuosa nave da crociera diretta a San Pietroburgo si renderà conto che il romanzo che ha portato con sé contiene una storia avvincente che la coinvolgerà nel profondo. Fra le pagine del dattiloscritto troverà le vicende di un uomo anziano alle prese con la propria coscienza. Fermamente convinta che l’amore non esista e che la famiglia sia una pentola in cui si cuoce a fuoco lento il tempo che ci è dato da vivere, Amélie scoprirà che le proprie vicissitudini si intrecciano alla perfezione con il personaggio incontrato in quei fogli, che lei divorerà come se fossero il suo nutrimento più sacro.
Ci parli del tuo libro, “QUANDO PIOVE SUI FIORI”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato, quale il messaggio che vuoi che arrivi al lettore, quali le storie che ci racconti senza ovviamente fare spoiler?
Il mio nuovo romanzo nasce, come quasi tutti i miei romanzi, da una frase scritta su un foglio, che poi diventa una pagina, e poi un capitolo. Infatti, mi sono trovata a costruire la storia fra Paweł Lewandowski e Christiane Zich, che a ridosso della Seconda guerra mondiale vivono un amore intenso e ferocissimo capace di scardinare i loro destini, quasi casualmente.
Mentre ero all’opera con questo romanzo ne ho iniziato un altro che narrava le vicende di una giovane donna francese alle prese con un problema piuttosto insolito: il cross-dressing, o travestitismo. Si tratta della necessità di vestire panni diversi da quelli che ci si aspetterebbe di veder indossati dal soggetto; ne sono colpiti maggiormente gli uomini che indossano abiti, o biancheria intima, femminile. Amélie Millot, così si chiama la protagonista di QUANDO PIOVE SUI FIORI, è una donna queer che ha bisogno di vestirsi da uomo, e spesso indossa anche parrucche, barba e baffi. La sua famiglia mal sopporta questo disagio e nel territorio del giudizio i rapporti con i suoi cari iniziano a sgretolarsi.
In un momento molto preciso, che ricordo con grande dolcezza, ho avuto l’esigenza di fondere le due storie e far incontrare i protagonisti.
Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?
Ho scritto questo libro per tutte le persone che nella vita sono tenute a prendere decisioni sofferte e che devono successivamente fare i conti con la propria coscienza. Ho creato il personaggio di padre Eliasz, un giovane prete empatico e moderno, che saprà costruire un ponte metanarrativo di collegamento fra Paweł e Amélie grazie alla sua carica compassionevole e all’amore per la vita. Eliasz mostrerà a entrambi il vero volto del perdono, che giunge solo quando siamo pronti a comprendere il significato del giudizio, e insegnerà come muoversi nei confronti dei propri consanguinei quando ci troviamo a gestire con loro ardenti screzi.
Una domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare “QUANDO PIOVE SUI FIORI”? Prova a incuriosirli perché vadano in libreria o nei portali online per acquistarlo.
In questo romanzo parlo del ruolo della madre, spiego e dimostro quali garbugli emotivi si vengono a creare fra noi e colei che ci dona la vita. Debiti emotivi, inganni, ricatti, abbandoni: parlo di questi argomenti in QUANDO PIOVE SUI FIORI e ho usato l’espediente narrativo della doppia storia. Amélie, attraverso le nove tappe della sua crociera, visiterà luoghi straordinari che la connetteranno con le sorti di Paweł, Christiane, Eliasz e Alfonso.
Per ovvie ragioni il romanzo ha un doppio finale e sono certa che il pubblico saprà apprezzare sia la trama che le due conclusioni.
Inoltre, il mio nuovo libro fa parte della collana La famiglia Millot, di cui ho già pubblicato CERTE COSE CAPITANO SOLO A TE e sono già all’opera con il terzo volume, che narra le vicende di una famiglia molto particolare.
C’è qualcuno che vuoi ringraziare che ti ha aiutato a realizzare la tua ultima opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?
Ringrazio la mia famiglia, soprattutto i parenti del ramo materno perché per la caratterizzazione dei personaggi ho preso spunto dalla vita delle prozie e dei cugini di secondo grado. La storia che racconto parte da fatti realmente accaduti ai miei nonni durante la Seconda guerra mondiale, periodo durante il quale fu concepita mia madre.
Sono grata ad Alessandro Zecchinato che anche questa volta ha curato l’editing del mio libro.
“QUANDO PIOVE SUI FIORI”, Copyright © 2024 Caterina Civallero Independently published
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Caterina Civallero, già autrice di saggi e libri di narrativa, conduce Corsi online di scrittura creativa per aiutare gli scrittori ad armonizzare coerentemente le loro opere. Come consulente in Psicogenealogia junghiana insegna come gestire la caratterizzazione dei personaggi di un romanzo. Lavora da quarant’anni nel settore del benessere come nutrizionista.
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